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Landulphi - Pontelandolfo
Due storici importanti citano il nome "Pontelandolfo".
Il Pontano lo definisce come "Pontem oppidum… a conditione Landulpho nomen est".
Lo Iamalio desume che Pontelandolfo trasse il nome da un ponte sul Lenta e dal principe longobardo Landolfo che lo fece costruire per accedere ad un proprio castello ivi edificato.
Il documento più antico finora conosciuto è rappresentato dalla Pergamena del 1064 con il testo:
"Nell'anno 1064 della incarnazione di Nostro Signore Gesù Cristo e 27° principato del glorioso principe e signore Landolfo e nell' 8° anno del principato del signore Pandolfo figlio del suddetto signore Landolfo" ……. a fine documento si legge ….. "chiedemmo di scrivere questo atto a te notaio Rainone nel castello di Ponte Landolfo".
Pertanto storicamente ci è dato sapere che nel 1064 sotto la reggenza dei principi longobardi Landolfo 6° (regnante dal 1038) e Pandolfo 4° (regnante dal 1056) esisteva già il castello di Pontelandolfo le cui origini potrebbero essere attribuite al principe longobardo Landolfo 1° (910-943) o Landolfo 2° regnante dal 944 al 963.
…a noi, però, piace ricordare le leggende dei nostri antenati che narrano di Landolfo, principe della stirpe dei Longobardi, giunti in Italia nell'alto Medioevo dalle gelide selve della Scandinavia, che divenne, secondo una leggenda, signore delle terre dell'antico Sannio che guardano verso i monti del Molise. Dal suo castello su un'altura nei pressi del ponte che egli stesso ordinò di costruire sul torrente Alente, il principe dominava il borgo che ben presto colà si formò e tutto il suo vasto territorio, affidatogli dal re Grimoaldo affinché lo governasse con saggezza e rettitudine in tempo di pace, difendendolo con coraggio dagli attacchi nemici, in tempo di guerra. Presa in moglie la figlia prediletta del principe Arechi, la bellissima Adelperga, Landolfo diede vita ad un casato prestigioso destinato a durare per secoli, dal quale provennero uomini illustri come i principi Pandolfo e Atenolfo, valorosi condottieri che seppero guadagnarsi la lealtà dei propri sudditi e la fiducia del loro re compiendo grandi imprese militari contro i popoli rivali.
Di ritorno dalle battute di caccia nei boschi vicini e dalle battaglie combattute alla testa dei suoi uomini, il principe Landolfo, narrano ancora le leggende popolari, amava sostare e ristorarsi in quest'antica locanda, che da lui appunto prese nome, nelle cui sale sempre aperte a tutti, cittadini e forestieri, trascorreva lunghi ore felici bevendo fiumi di birra e di vino e conversando amabilmente con dame e cavalieri, tra i canti dei bardi e le allegre melodie suonate dai musici.
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